No, questo non è un palleggio.
E alla fine, sesti. Non farebbe così male se la posizione fosse stata determinata da esclusivi meriti altrui; il problema nasce e si evolve quando i demeriti propri superano ogni aspettativa, anche nel finale. Perchè dai: con tutti gli altri match della giornata già conclusi e la Yama avanti 17-10 nel quarto, chi è che non si è sentito in tasca almeno il quinto posto? Era un set con una sola squadra in campo, letteralmente: le titolari di Busto (esclusa Ortolani, ma inclusa Michael) contro la panca di Conegliano. E' finita come non si poteva prevedere... O forse proprio come ci si aspettava. Ha detto bene il coach: "questa partita è stata lo specchio della stagione". Una stagione dove si è spesso caduti nella cacca, se ne è venuti fuori per respirare, ma senza fare quello sforzo buono per uscire definitivamente dal vascone puzzolente. E, a meno di scovare incalliti coprofagi tra di voi, dubito che a qualcuno sia piaciuto questo andazzo. Tanto per buttarci lì un altro parallelismo, il quarto set è stato un po' lo specchio del cammino in coppa Italia: inizio stentato, resurrezione, trionfanti in corsa e inesistenti nel momento topico.
Sesti significa anche, con stragrande probabilità, niente Europa. Neanche quella campagnola, che di nome fa Challenge Cup, dove le avversarie dei turni prima delle semifinali vengono a farsi le foto più che a giocare, perchè quando mai ricapiterà loro di essere qui. Di sicuro una notizia che non farà felici i due main sponsor (ma di 'sti tempi, in quanti possono permettersi due main sponsor? E nonostante tutto, niente coppe...), sempre che l'anno prossimo abbiano voglia di investire entrambi. Che poi, va beh, sempre per il discorso dei meriti o dei demeriti: se ti fossi trovato a seguire cinque squadre indiscutibilmente più forti, pace e amen.
La classifica dice infatti che siamo dietro a...
Piacenza: e ci mancherebbe altro, team costruito per vincere.
Conegliano: idem con patate, e s'è pure rotta la capitana.
Bergamo: prevedibile non tanto per il roster o il budget, ma per essere un'azienda leader nel settore della conoscenza della parola "vittoria".
Modena: con i dovuti distinguo, hanno speso tantissimo monetizzando pochissimo, però trovarseli davanti può anche starci.
Novara: ecco, Novara no. La Igor ha fatto un campionato che definire "della madonna" è riduttivo, per diversi fattori. Punto uno: è partita ad handicap con una bella virgola in classifica nelle prime 3 giornate, dove ha trovato sì Bergamo e Conegliano sulla sua strada, ma anche Urbino. Punto due: il cambio di coach in corsa, che spesso porta risultati alterni, a volte buoni, quasi mai ottimi. Qui siamo addirittura a livelli di eccellenza. Punto tre: chi gioca a Novara? Piacenza ha Bosetti (ma anche un paio di altri fenomeni), Conegliano ha Nikolova e Lloyd, Bergamo ha Merlo, Modena ha Piccinini e (aveva) Cardullo, Busto ha Arrighetti. Addirittura Casalmaggiore ha Aguero e Frosinone ha Gioli. Dall'altra parte del Ticino la più rappresentativa è Vally Rosso, che si è dimostrata una capitana ecellente, ma che faceva comunque parte del blocco di atlete che ha portato la principale esponente del Piemonte dal nulla firmato AsystelCarnaghi alla A1; il resto è un gruppo di oneste mestieranti (Paris e Milos), novità (Tokarska e Murphy), e, diciamolo con rimpianto, una giocatrice considerata di troppo nello scacchiere biancorosso come Gilda Lombardo.
La differenza tra Novara e Busto? Forse sta proprio nella parola "gruppo".
Avrei voluto scrivere: "la differenza tra Novara e Busto? Novara non ha un centrale che anche quando insacca in rete un regalo della ricezione avversaria non genera reazioni perchè ormai il pubblico c'è abituato", invece non l'ho fatto. Visto come sono stato bravo?
Cooooomunque: gli amici delle Farfalle hanno raccolto i voti per eleggere la miglior giocatrice della stagione, sponda biancorossa ovviamente. Va da sè che, a meno che non sia in giro un'epidemia di stupidera, il premio dovrebbe essere assegnato alla 13 con maggioranza bulgara.
Forse ci sono solo 3 votazioni, nel mondo, in cui le preferenze a Piske possono essere percentualmente superate:
Elezione del presidente russo:
"Elezione" del Supremo Leader della Corea del Nord:
Elezione dell'allenatore di volley femminile più contestato dai propri tifosi:
Non fa 'na piega ... come al solito ;-)
RispondiEliminaSpiegazzatamente ringrazio. Comunque, primo commento sul blog: hai vinto la bambolina di Parisi! Gli spilloni cercali sabato tra gli spalti...
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