martedì 9 dicembre 2014

Il ritorno dello Jedi

credit: www.volleybusto.com

Il titolo è solo vagamente ispirato al tizio che, sabato, si aggirava sul taraflex di Bergamo vestito di una maglia da baseball simile al pinstripe dei Minnesota Twins e la scritta "Jedi" sul davanti... (*)
Ovviamente mi serviva un aggancio per chiudere una trilogia, e non c'è nulla di meglio del terzo episodio della trilogia più famosa; nei precedenti due post mi sono concentrato sul pubblico, lo farò in parte anche stavolta e poi speriamo basta (fino ai prossimi 3 episodi...).

Quindi le farfalle hanno espugnato il palaNorda, risultato mica così scontato alla vigilia (e neanche per Lucchetta e Colantoni che mi sono parsi un pelo sorpresi, per usare un eufemismo). Le chiavi?
Evitare di smarrirsi dopo un primo set giocato ad alti livelli, visto che stavolta il primo set è andato addirittura appannaggio delle avversarie; il contrario del solito, insomma.
Wolosz ha scoperto che si può imbastire un gioco offensivamente efficace anche senza caricare le bande di 12000 palloni: si sono sfruttata bene le centrali. Il contrario del solito.
Colei che finora era sembrata più una preoccupazione che un'opportunità, ovvero Michel, ha piazzato una prestazione di altissimo livello in tutte le fasi del gioco. Indovinate un po'? Il contrario del solito.
Havelkova e Diouf, mamma mia: irediddìo. Ed entrambe hanno tirato la carretta per cinque set tutti in una volta... Il contrario del solito.
Per concludere: Leonardi ha pagato dazio in ricezione, Marcon si è dimostrata offensivamente decisiva nel finale di gara, Parisi ha addirittura tolto le ragnatele dalle spalle di Perry. TUTTO AL CONTRARIO.

Ma non si doveva parlare del pubblico? Infatti lo spunto sul pubblico è questo: se rientrate negli ipersostenitori duri e puri, immagino penserete che parte di questa bella vittoria sia merito vostro. Se invece siete tra i fischiatori sentiti contro Forlì, similmente, sarete convinti che le vostre pungolature abbiano avuto il loro bell'influsso nell'inversione di tendenza.
Il sottoscritto, che si trova nel mezzo, crede che il merito sia al 100% della squadra, di chi questa gara l'ha giocata e di chi l'ha preparata. Il resto, con annesso ostracismo tra irriducibili lovers e presunti haters, è solo un giochino ininfluente ai fini del risultato finale. Forse sarò il solo a pensarla così, ma chi se ne frega: ragionare al contrario non è prerogativa della massa.

(*): se siete all'oscuro di baseball, pinstripe e Minnesota Twins: studiate un po' di cultura sportiva americana, che male non fa.
Se siete all'oscuro di baseball, pinstripe, Minnesota Twins, ma fate parte dei tifosi "volemose bene": non studiate la cultura sportiva americana, statene alla larga... è troppo competitiva per i vostri gusti.

2 commenti:

  1. Non sei il solo a pensarla così. Credo invece sia il pensiero della gran parte degli abbonati (70%?).
    Naturalmente non è condivisibile dagli irriducibili lovers (20%?) e dai presunti haters (10%?).
    Non so se la mia stima sia corretta!
    Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so, secondo me le stime si potrebbero anche rivedere al ribasso per le due fazioni più estreme. Poi il resto del pubblico sta al centro, e si fa trascinare da una parte o dall'altra a seconda del momento: infondo se anche il tifo non fosse umorale, saremmo tutti dei cyborg!

      Elimina