"Ci vado io in tribuna? No, ci vai tu!" |
Che poi, in questi giorni di Uyba che inanella vittorie su vittorie manco fosse la signora Longari pre-caduta sull'uccello, le costanti nelle discussioni da bar sono sempre due:
1)Adesso che abbiamo carburato spaccheremo il culo ai passeri in Italia, in Europa, nella Kamchatka e in un continente a scelta;
2)#freyaisback!
Sul primo punto non mi dilungo, la stabilità di pensiero del bustocco medio è pari alla durata sessuale di un eiaculatore precoce.
La seconda parte, ohibó, si fa interessante. L'acquisto di peso (in tutti i sensi) della stagione sta per tornare in campo, non potrebbe esserci notizia migliore! Al netto dei fresconi che da mesi ripetono la filastrocca "non è la vera Busto, manca Aelbrecht" e non si rendono conto che con Freya subito disponibile non ci sarebbe stata Lyubushkina, a me il beneficio è parso immediato e per certi versi pure scontato.
Perchè la belga ha portato grinta e ottimismo a tutto il gruppo e lo ha moralmente aiutato a uscire dalle secche, penserete voi.
Ecco, no. Intendo dire che, da quando #freyaisback, le migliori prestazioni arrivano sempre dal centro, e senza scomodare la solita Ekaterina: alternativamente, tra le più meritevoli, ci sono o Michel o Pisani, a seconda di chi scende in campo.
"And you're gonna hear me roar". |
La voglia di emergere che spinge le due non deriva dal giocarsi il posto da titolare: deriva proprio dal giocarsi il posto in squadra, o comunque di avere la possibilità di rimettere le zampe sul taraflex durante qualche crisi d'identità di Parisi.
Chi si meriterebbe questo posto? Difficile dirlo, anche perchè le due sono complementari per pregi e difetti. Approfondendo per punti:
FIDUCIA: la Ciara è partita titolare molto più spesso e quindi si potrebbe vederla più nelle grazie del coach, ma Piso è stata più volte sbattuta in campo a gara in corso e da subentrata non ha mai sfigurato, perchè va "on fire" molto più in fretta.
ATTACCO: questione marginale, entrambe rientrano nelle grazie di Wolosz più o meno quanto Donadoni rientra in quelle di Cassano (e viceversa). Per quel poco che vengono chiamate in causa, sono parimenti efficaci.
MURO: l'aspetto determinante, e neanche qui i numeri ci aiutano perchè le due sellerone si tengono sulle stesse cifre. L'inglese sfrutta la presenza fisica ed è più portata a finalizzare l'azione con uno stampone, di contro legge il gioco come potrebbe farlo un qualsiasi settantenne affetto da arteriosclerosi; la toscana è più esplosiva e più rapida negli scivolamenti, ma anche con lei basta un palleggio appena appena furbo per mandarla fuori giri.
Capite che non è una questione semplice, stabilire chi si merita il posto sul pino nel post #freyaisback; è roba di responsabilità, mica una mansione modello Siscovich. Nonostante tutto, pur provando gran parte dell'affetto di questo mondo verso la Ciara e la sua tipica espressione alla "sono stata io a fare questo?", mi giocherei la carta Pisani: la vedo caratterialmente più portata a uscire dalla panchina e a dare un contributo immediato.
Certo, poi se potessi avere carta bianca mi riprenderei Campanari e fanculo al resto, ma questa è un'altra storia.