giovedì 6 novembre 2014

Generazione (E)X






E vabbè. E che dobbiamo dirci? Di quel 2-0 che sarebbe diventato comodo comodo un 3-1, e invece viva la convivialità, è tanto bello gustarsi un quinto set in compagnia? O di quegli stramaledetti black out che figuriamoci a estirparli dal nostro taraflex? O di un palleggio che, appena salta lo schema "palla a Diouf e pedalare", non sa più che pesci prendere?
Sì, sì. E tutte quelle robe là, che tanto le avete già pensate domenica, e le avete già lette ovunque da lunedì in poi. Tanto c'abbiamo come minimo una trentina di partite davanti, hai voglia a parlare degli psicodrammi sportivi della Busto pallavolistica. Temi MAI affrontati in passato, per giunta.

L'evento dell'ultimo match era un altro. Tra le fila di Scandicci spicca la mia nemesi della scorsa stagione, alla faccia della ormai dimenticata Carli (che almeno ha avuto la decenza di autodistruggere la stagione dell'Imoco con le sue stesse mani, eccheccazzo).

Ilariona Garzaro, the so-called "muraglia vicentina". Una centrale che l'anno scorso, in quanto a solidità, se l'è giocata con la ricotta Vallelata.

I prodromi c'erano tutti, ah, accidenti se c'erano. Da un sacco di tempo era stato stabilito il calendario: prima giornata che la Uyba non può fallire, la ex che insieme alle compagne pare pronta a recitare la parte di vittima sacrificale.
Poi, pochi giorni prima del match, intervista dai toni neomelodici e dal titolo agghiacciante: "Busto nel cuore, io sarei rimasta". Fortunatamente a Busto hanno pensato che valeva la pena mettere insieme una squadra decente anche per quest'anno.
Poi ancora, direttamente al pala, il saluto degli amici delle Farfalle con uno striscione (un laconico "ciao Ilaria") che di solito si tributa ai defunti. Quindi azzeccatissimo, a giudicare da tutti i cristi che la destinataria del saluto ha contribuito a far tirare giù dalla croce, sotto forma di bestemmioni dagli spalti.

Eddai, non poteva andarle bene.

E infatti, con mia somma soddisfazione, Garzaro, la GRANDE EX, la MURAGLIA VICENTINA...

...Ha disputato una partita della madonna.

Adesso, spiegatemela. Cioè, non spiegatemi tanto la prestazione di Garzaro, in fondo è rimasta in letargo per 13 lunghi mesi e prima o poi avrebbe dovuto svegliarsi; spiegatemi perchè gli ex ci fanno sempre tanto tanto male quando tornano qua! Perchè una Matuszkova qualsiasi nelle fila di una Pavia qualsiasi arriva ad estrometterci dai playoff a domicilio? Perchè una Ritschelova riannusa l'odore del tetto in legno lamellare e guida Castellana Grotte a fregarsi dei punti?

...Ma non è che da fuori siamo troppo buoni con le avversarie e per questo motivo, novelli Tafazzi, contribuiamo nell'autoinfliggerci delle scudisciate in mezzo ai maroni?

Nessun commento:

Posta un commento