Ordunque, questo è sicuramente un buon periodo per la farfalle, che sono state brave a mettere al tappeto Modena senza farsi fregare dalle due defaillance precedenti, ma soprattutto sono state bravissime a far fuori Madre Russia dalla tratta Mosca-Stettino, niente di meglio per la traballante economia sovietica. Un plauso alle ragazze è doveroso, anche da parte di chi viene definito alla stregua di un avvoltoio (grazie a chi me l'ha segnalato!) solo per aver fatto un apparente torto ai supporter facendo notare delle coincidenze tra merchandising e iniziative di tifo: in effetti non c'era nulla di vero, provvedo a cospargermi la capoccia di cenere! E mentre procedo con l'operazione, vi ricordo che le sciarpe di tutte le giocatrici - ma tutte tutte - sono in vendita, naturalmente al Macron store.
In realtà questa storia delle sciarpe, oltre a farmi minacciare, mi serviva solo come collegamento: lo sapete, quest'anno le giocatrici - ma tutte tutte - che vestono il biancorosso sono 13. Dodici di queste hanno trovato, chi più chi meno, una corretta collocazione all'interno dello scacchiere gestito da Parisi; una, invece, scalpita da gennaio e fondamentalmente è rimasta ferma in scuderia. L'avrete capito tutti, sto parlando di Aelbrecht: il suo rientro è stato tanto pubblicizzato quanto inutilizzato.
Parliamone, seriamente: il primo petardo è stato lanciato quando qualche ben informato ha cominciato a sussurrare a mezza bocca "bè, chissà, forse che forse è pronta per gennaio". Panico, ma oggettivamente era ancora troppo presto e Busto stentava a trovare una quadra (chissà che oggi, al trentottesimo tentativo, le cose non si siano stabilizzate).
Quindi niente. Però, guarda, potrebbe essere un'ottima arma tattica per sparigliare le carte in coppa Italia! Cosa che per giunta sarebbe anche potuta avvenire, se solo la squadra si fosse ricordata di recarsi a Rimini per le final four. Bè però... C'è il rush finale di regular season, lì sicuramente la statuaria belga ci metterà le spallone per farci risalire la classifica!
Ebbene, dopo tante speranze, qualche panchina e una posizione da scoutman conquistata di diritto, il premio è stato uno scampolo di scambio a Piacenza, quando la vacca si era già abbondantemente recata a pascolare tra le verze.
Davvero troppo poco, visto che la Freya apparentemente non ha problemi: primo perchè ha appunto visto il campo al pala Banca contro la Rebecchi, secondo perchè nei dintorni del pala c'è una concentrazione tale di comari e zabette che certe cose si saprebbero praticamente in tempo reale.
L'avevo ipotizzato tempo fa: anche il rientro di Sloetjes, la scorsa stagione, era stato iperpompato. Poi l'olandese ha avuto un impatto nella storia pallavolistica bustocca pari a quello generato da Valeria Marini nel mondo della cinematografia.
Natura morta: prosciutti su insaccato. |
Posso ben capire che Parisi adori trovare un compito fisso a tutte le sue figliocce: starting six inamovibile, Degradi per ravvivare la scena quando tutto si fa troppo zombesco, Perry per un po' di sana ignoranza offensiva, Rania per il servizio alla missionaria con profilattico (ovvero sicuro e senza fronzoli), Michel o Pisani per fare staffetta con Pisani o Michel, Camera per
La questione è che attualmente la collocazione ideale di Aelbrecht è simile a questa.
E ora bisogna tenere conto che stanno per arrivare le sfide caldissime, quasi impossibile quindi che venga gettata nella mischia una che non ha visto il campo neanche contro Forlì.
Era davvero così impossibile darle una possibilità durante la regular season?