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Allora... Di che si parla? Parliamo di Piacenza, e del suo essere favorita-ma-non-troppo alla vigilia?
Secciao. SECCCCCIAO PROPRIO. Preoccupa (a livello sportivo) che 'sta squadra abbia trovato la reale consapevolezza della propria forza proprio quando più contava: se fino a ieri si poteva pensare a una lotta a tre-quattro per lo scudetto, oggi il back-to-back piacentino è l'unica opzione umanamente percorribile. Le Caprara Girls, più che un cobra letale al primo morso, paiono più un boa che stritola le prede, e questo è importante perchè sono tra le pochissime a non dover basare le proprie fortune sull'exploit di una singola; quando ne salta una (vedi Van Hecke in finale), le altre salgono in cattedra.
Secciao. SECCCCCIAO PROPRIO. Preoccupa (a livello sportivo) che 'sta squadra abbia trovato la reale consapevolezza della propria forza proprio quando più contava: se fino a ieri si poteva pensare a una lotta a tre-quattro per lo scudetto, oggi il back-to-back piacentino è l'unica opzione umanamente percorribile. Le Caprara Girls, più che un cobra letale al primo morso, paiono più un boa che stritola le prede, e questo è importante perchè sono tra le pochissime a non dover basare le proprie fortune sull'exploit di una singola; quando ne salta una (vedi Van Hecke in finale), le altre salgono in cattedra.
Parliamo di Caprara?
Per metà secondo set della finale non l'ho più visto e pensavo fosse uscito dall'inquadratura per andare chissà dove, magari a indottrinare una riserva nel quadrato.
Beh, era in panchina, tranquillo come solo lui in quel momento poteva permettersi. Anche il maestro Karpol andava in panchina, ogni tanto: ci si fermava quel tanto che bastava per imbracciare un kalashnikov nascosto nei paraggi, eh, però ci andava.
Per metà secondo set della finale non l'ho più visto e pensavo fosse uscito dall'inquadratura per andare chissà dove, magari a indottrinare una riserva nel quadrato.
Beh, era in panchina, tranquillo come solo lui in quel momento poteva permettersi. Anche il maestro Karpol andava in panchina, ogni tanto: ci si fermava quel tanto che bastava per imbracciare un kalashnikov nascosto nei paraggi, eh, però ci andava.
Parliamo di Bosetti MVP?
Magari il premio non è meritato sui due giorni, ma in finale è stata un'autentica iradiddio. E questo riconoscimento fa scopa con l'elezione a miglior giocatrice della scorsa stagione, se ce ne fosse stato bisogno si è dimostrata una certezza nel momento più caldo. Se ci sommiamo pure le mirabilie che si raccontano sulla sorella Caterin made in Brazil, roba che Holly Hutton e Roberto Sedinho levatevi, mi sa che papà Beppe e mamma Franca possono essere orgogliosi del lavoro svolto. E manca ancora una figlia all'appello...
Magari il premio non è meritato sui due giorni, ma in finale è stata un'autentica iradiddio. E questo riconoscimento fa scopa con l'elezione a miglior giocatrice della scorsa stagione, se ce ne fosse stato bisogno si è dimostrata una certezza nel momento più caldo. Se ci sommiamo pure le mirabilie che si raccontano sulla sorella Caterin made in Brazil, roba che Holly Hutton e Roberto Sedinho levatevi, mi sa che papà Beppe e mamma Franca possono essere orgogliosi del lavoro svolto. E manca ancora una figlia all'appello...
Parliamo di palleggio?
Oltre a Ferretti, che spero torni in nazionale con qualsiasi CT la federazione voglia mettere (attualmente il ballottaggio è tra Renzo "Trota" Bossi e il Gabibbo, tutta gente autorevole e degna di cotanti vertici), pure Rondon mi ha fatto un'impressione più che buona: almeno finchè le hanno retto le laterali (Fabris mette in campo un quintale di potenza e una tonnellata di pasticci!) Modena è rimasta ampiamente in gioco.
Oltre a Ferretti, che spero torni in nazionale con qualsiasi CT la federazione voglia mettere (attualmente il ballottaggio è tra Renzo "Trota" Bossi e il Gabibbo, tutta gente autorevole e degna di cotanti vertici), pure Rondon mi ha fatto un'impressione più che buona: almeno finchè le hanno retto le laterali (Fabris mette in campo un quintale di potenza e una tonnellata di pasticci!) Modena è rimasta ampiamente in gioco.
Parliamo di Diouf?
Croce e delizia: praticamente in semi si è presa in carico un quantitativo di palle che sarebbero bastate per due partite. E infatti, al secondo match che però per lei era un po' il terzo, sono bastati due stamponi e un filo di stanchezza (e cacchio, due metri di donna faticano a reggere certi ritmi) per farla sparire dai radar meglio di un aereo stealth. Se impara a gestirsi, e soprattutto se imparano a gestirla, tanti cari auguri a chi se la troverà di fronte.
Croce e delizia: praticamente in semi si è presa in carico un quantitativo di palle che sarebbero bastate per due partite. E infatti, al secondo match che però per lei era un po' il terzo, sono bastati due stamponi e un filo di stanchezza (e cacchio, due metri di donna faticano a reggere certi ritmi) per farla sparire dai radar meglio di un aereo stealth. Se impara a gestirsi, e soprattutto se imparano a gestirla, tanti cari auguri a chi se la troverà di fronte.
Parliamo di liberi?
Di Cardullo ormai si conosce anche il numero di peli inguinali, inutile approfondire; la scena però se la sono presa le due nanette salterine giunte in finale. Sansonna è in linea con le compagne, mette il 120% sul taraflex e difende ogni palla come se fosse l'ultima. Se pagellassi le darei un otto, ma Merlo si meriterebbe almeno un nove. Non la si scopre mica oggi (e se sei la capitana virtuale della Foppa, qualcosa dovrai pur avere dimostrato), però l'Enrica ti dà sempre un nuovo motivo per lasciarti a bocca aperta, alla faccia della sua palpebra calante che pare debba cadere in catalessi da un momento all'altro. Sempre parlando di nazionale in ottica mondiali, lei DEVE essere la titolare nel ruolo di "giocatrice che si mette la maglia diversa, non attacca e viene sempre sostituita da una tizia alta alta".
Di Cardullo ormai si conosce anche il numero di peli inguinali, inutile approfondire; la scena però se la sono presa le due nanette salterine giunte in finale. Sansonna è in linea con le compagne, mette il 120% sul taraflex e difende ogni palla come se fosse l'ultima. Se pagellassi le darei un otto, ma Merlo si meriterebbe almeno un nove. Non la si scopre mica oggi (e se sei la capitana virtuale della Foppa, qualcosa dovrai pur avere dimostrato), però l'Enrica ti dà sempre un nuovo motivo per lasciarti a bocca aperta, alla faccia della sua palpebra calante che pare debba cadere in catalessi da un momento all'altro. Sempre parlando di nazionale in ottica mondiali, lei DEVE essere la titolare nel ruolo di "giocatrice che si mette la maglia diversa, non attacca e viene sempre sostituita da una tizia alta alta".
Insomma, questa final four ha generato un sacco di spunti. Qualcuno, però, potrebbe legittimamente chiedersi per quale motivo non c'è neanche un accenno alla prestazione di Busto in coppa.
Mi scuserete, ma beh... Stamattina avevo voglia di parlare solo di pallavolo.