A FRONTE della strepitosa vittoria di ieri sera, che ha riproiettato la Uyba nella sottocategoria "la Busto da bere";
A FRONTE della seguente espressione, presumibilmente condivisa da ogneduno tifoso farfalloso col faccione puntato a Sportube sul punto vincente:
Il vecchio Mick comunica che:
-Si rimangia CON GUSTO tutte le considerazioni sui turni di coppa scontati e sulla final four a Treviso;
-Si rimangia CON ANCOR PIU' GUSTO i complimenti a Gaspari, il quale, dopo aver sprecato quel popò di vantaggio, precipita nella mia personalissima classifica fino alla posizione "Pollo Amadori 10 +";
-Si rimangia CON DIFFICOLTA' la coperta corta, e chiede alla giuria popolare la cortesia di un bicchiere d'acqua per facilitare la deglutizione del tessuto;
-Si rimangia CON SODDISFAZIONE il paginone centrale di Playboy con Dagioni nudo, perchè è meglio farlo sparire nell'esofago che averlo a portata di vista;
-NON SI RIMANGIA i commenti e le idee sviluppati in precedenza: starà alle farfalle, e alle loro prestazioni future, fargli mandare giù per il gargarozzo le scorie di una stagione decifrabile quanto una sequenza di risultati a testa o croce.
In conclusione, il vecchio Mick mantiene lo spirito pseudocritico, goliardocentrico e idiotocratico... Ma fa i dovuti complimenti alle "amazzoni che fecero l'impresa" e GODE MOLTO!
giovedì 30 gennaio 2014
mercoledì 29 gennaio 2014
La coperta corta
credit:www.volleybusto.com
Riparto dalla fine dello scorso post: "e Conegliano che quando la incontri inizi sempre con un "ma..." e alla fine non la batti mai". Una smentita in carta semplice sarebbe stata assai gradita, invece oh, mai 'na gioia.
Cosa c'è di nuovo da dire su questa partita? Purtroppo niente. Inferiorità palese e promesse disilluse ormai la fanno da padrona contro l'Imoco, che a questa stregua avrebbe vinto anche partendo dalla Siberia a piedi di domenica mattina: non ha funzionato il fattore stanchezza - posso comunque immaginare che le ospiti avessero in corpo una discreta carogna dopo i calci nel didietro presi in Champions - , non è servito nemmeno il fattore campo e la bella cornice sugli spalti, sia in termini di coreografia che in termini di presenze (tremiladuecentoequalcosa spettatori tutti paganti non è proprio una roba che la vedi in qualsiasi piazza). Niente di niente è risucito a fermare Conegliano, che ormai sta al bustocco medio come Diabolik sta all'ispettore Ginko. O, per gli sbarbatelli, come "il mona che sbatte la porta urlando" stava a Germano Mosconi (scatenandone eguali reazioni).
"Abbiamo perso ancora? MACHEOOOOH!"
L'impressione peggiore è che con l'Imoco, solo con l'Imoco, la coperta sembra essere sempre troppo corta. Finora la stagione ha visto punti altissimi e bassissimi, dalle vittorie contro la premiata ditta Bergamo-Modena-Piacenza alle mazzate prese da Casalmaggiore, Urbino e Frosinone: match in cui Busto, con la propria prestazione (o non-prestazione), ha dimostrato di saper indirizzare fin da subito la gara, se verso la gloria o verso lo schifìo poco importa. Con le venete, invece, c'è sempre quell'idea che ce la si possa tranquillamente giocare: solo che, nella morra cinese di meriti e demeriti, il punto vincente lo hanno sempre Calloni e socie. Nell'andata di Champions la Yama ha ballato in ricezione ma ha sopperito nel resto, mentre le ospiti se la portavano a casa primeggiando in battuta e nel muro-difesa; 10 giorni fa in campionato c'è stata una continuità di gioco nel primo e nel terzo set, ma le "pantere" c'hanno aggiunto pure la zampata vincente. Idem con patate domenica: Leonardi ha messo in campo una straripanza difensiva che Baresi levati, Marcon l'ha seguita a ruota nel fondamentale e alla fine del secondo set la sfida era in totale equilibrio. Finchè anche Conegliano ha deciso di alzare l'asticella in seconda linea e ha annullato la parte offensiva Uyba che, tolta Ortolani, era già deficitaria di suo (se poi Wolosz vede le centrali solo come due splendidi complementi d'arredo per migliorare il suo feng shui, la frittata è bella che fatta): sommateci la solita Lloyd, la solita Nikolova e Barazza che vince il duello di trash talk con Arrighetti, ed ecco che un'altra sfida prende la via del nordest.
Una grande squadra sa adeguarsi all'avversario e migliorare anche a partita in corso: e qui ci vedo tanto merito di Gaspari, il migliore - insieme a Pedullà - nel fare scopa contro il gioco di Parisi.
Intanto stasera si gioca il ritorno dei quarti... Due 0-3 e due 1-3 nelle prime gare la dicono lunga sul frazionamento delle forze in campionato (forse l'unica sorpresa potrebbe arrivare dalle nostre, ma con la final four che si disputerà a Treviso, chi ci crede?): le gare di stasera avranno lo stesso appeal di un paginone centrale di Playboy con Dagioni nudo.
E ora vi tocca pure immaginarvelo discinto e con espressione lasciva: la strada del tifoso biancorosso è lastricata di sofferenza.
lunedì 20 gennaio 2014
Il grande boh
E la solita Yama gioca bene-gioca male, e si tiene testa a Conegliano per tutto l'inizio, e gli arbitri fanno casino con i punti (non ho ben capito cosa sia successo e i social network non mi tornano in aiuto, qualcuno potrebbe spiegarmelo?), e le perquise all'ingresso (questo invece l'ho capito fin troppo bene dai socials, grazie), e si spegne la luce così che ciao ciao primo set, e la luce che figurati se si riaccende, e il centro che centra e la banda che sbanda, e Lloyd con 3 muri e una lacrimuccia un po' ti scende, e l'attacco al 30% e ti scendono altre lacrimucce però lattiginose in zona ginocchio, e Conegliano in Champions ma era un girone di ferro, e Conegliano in campionato ma se vincevamo il primo finiva diversa, e Conegliano in coppa Italia ma loro saranno spompate dalla gitarella siberiana, e Conegliano che quando la incontri inizi sempre con un "ma..." e alla fine non la batti mai.
E... E... E un'altra carrettata di questioni e impressioni che chi non ha visto la partita, come me, potrebbe legittimamente porsi.
Me le sono poste io? Proprio no. Perchè il dilemma che tormenta il mio gulliver è uno solo:
MA COME ARCICACCHIO FAI A VINCERE QUANDO IL TUO OPPOSTO RICEVE DUE VOLTE MEGLIO DEL TUO LIBERO??????????
E' periodo di graaaandi, grandiiiiiiissime considerazioni tecniche...
E... E... E un'altra carrettata di questioni e impressioni che chi non ha visto la partita, come me, potrebbe legittimamente porsi.
Me le sono poste io? Proprio no. Perchè il dilemma che tormenta il mio gulliver è uno solo:
MA COME ARCICACCHIO FAI A VINCERE QUANDO IL TUO OPPOSTO RICEVE DUE VOLTE MEGLIO DEL TUO LIBERO??????????
E' periodo di graaaandi, grandiiiiiiissime considerazioni tecniche...
martedì 14 gennaio 2014
L'importanza di chiamarsi Carletto
credit www.volleybusto.com
Alla fine, la definizione giusta me l'ha data un conoscente che dal mondo Uyba è più dentro che fuori: "Questa squadra è contemporaneamente la Bella e la Bestia". E che, gli vuoi dare torto? Non è umanamente possibile perdere da polli contro team di seconda-terza fascia e poi domare l'imbattuta prima della classe; capirei il contrario, ci troveremmo di fronte a una squadra che evidentemente non può superare certi limiti... Invece è completamente l'opposto, l'edizione biancorossa tredici/quattordici svernicia a casaccio tutti i confini dello splendore e dell'indecenza.
In ogni caso, e come poteva essere ampiamente prevedibile, questo 3-0 ha fatto contenti molti: gli scommettitori pazzi (credere nel 3-0 di Busto pagava all'incirca 13 volte la posta, il problema era superare la visita psichiatrica a cui si veniva sottoposti subito dopo la giocata), i tifosi molto tifosi che ci hanno sempre creduto, i tifosi meno tifosi che ci credono un tanto al chilo, le ragazze in campo. Queste ultime avranno di che essere soddisfatte, dopo una partita dalla difesa finalmente asfissiante e Marcon mvp per essersi dimostrata la portavoce della retrovia. Un sacco di sorrisi, insomma, dovuti anche al fatto di aver riportato la Futura a un record positivo in campionato.
Quando sono uscito dal pala, sì, ero contento, ma con una punta di amaro in bocca: mi balenava per la testa il pensiero di dove saremmo potuti essere, se queste bambole non avessero deciso di svitarsi la testa dalle spalle a cadenza randomica. Più che godermi la vittoria contro le avversarie più forti del reame, in definitiva, ero arrabbiato per le occasioni perse nel recente passato.
Non avete idea della soddisfazione che mi ha colto, quando ho capito di non essere solo in mezzo a un nugulo di festaioli.
Da VareseNews.it: "Carlo Parisi la vede un po’ diversamente: 'Alla squadra faccio i complimenti, ma dò anche una tirata d’orecchie per la mancanza di continuità: dopo questo risultato sono ancora più arrabbiato per i punti sprecati e per aver messo a rischio la qualificazione in Coppa. Prova di carattere sì, ma il carattere va dimostrato nell’arco di una stagione e non in una sola partita. Adesso continuiamo su questa strada perché è quella giusta'".
Baboom: in quattro righe, la sintesi lucida della prigione in cui le biancorosse si sono auto-rinchiuse.
Chiarisco: non sono mai stato un supertifoso del Carletto da Catanzaro, pur riconoscendone il grandissimo valore nell'aver portato Busto "from zero to hero". Senza stare a dilungarsi su anni di militanza e palmares, ai miei occhi il buon Carlo è sempre stato costretto a vivere nella terra di mezzo come un peloso hobbit. Certosino nella preparazione delle partite, ma anche rivedibile nella gestione in corsa delle stesse. Molto tecnico e poco psicologo (non a caso qualcosa sembra essersi inceppato dalla dipartita di Codaro). Uno dei migliori ALLENATORI - nell'accezione più classica del termine - sulla piazza, ancora alla ricerca di quel centesimo buono per fare un euro.
Insomma, non faccio parte della schiera di strenui difensori del tecnico. Ma soprattutto, e con orgoglio, non sono nemmeno da includere nel gruppo di chi da un bel pezzo ne vuole la testa indipendentemente dall'andamento della squadra: i cosiddetti "Parisimerda", palesemente in aumento durante quest'annata "complicata" per usare un eufemismo. Non parlo di chi critica il tecnico a fronte di certe mancanze - evidenti o meno, lì va a coscienza -, ma di chi pretende di elevarsi a Zichichi del taraflex pur essendosi avvicinato al volley non prima dell'altro ieri o di non aver grande voglia di capirne le dinamiche: i tipici esponenti del costume italiota secondo cui, quando una storia di sport è recitata male, l'unico a dover pagare è quello seduto sulla sedia del regista. Non parliamo poi di quando si tratta di avere a che fare con belle ragazze come primeattrici, e con stuoli spesso immotivati di fans al loro seguito...
Tutto fa brodo per sostenere la tesi dei Parisimerda, anche la stagione del triplete che "abbiamo vinto lo scudetto per un pallone": all'interno del Palayamamay ci si trova spesso a confrontarsi con stuoli di orgogliosi masochisti che forse avrebbero preferito vedere prevalere Abbondanza nel 2012 pur di togliersi dai piedi il calabrese. Il coach è anche colpevole di aver perso per strada i pezzi da 90 passati da qui, come se fosse stata una scelta tecnica quella di privarsi della giganteggiante Bauer per includere la (spesso) bella addormentata Garzaro. Non conta la specifica competenza, l'importante è colpire la testa pelata in panchina con una bella martellata dialettica e chiederne il cambio con chiunque, basta che faccia entrare una panchinara per un paio di scambi in più.
Non nego che a volte abbia fatto uscire dai gangheri anche me, che sto alla pallavolo con la stessa perizia con cui un vecchietto sta ai cantieri (no, il regalo di Natale a Cisky stavolta non c'entra). Nonostante tutto, è una qualità umana che mi ha fatto particolarmente affezionare a lui: la totale assenza di polemiche gratuite nel corso di questa decade, sommata a una totale assunzione delle proprie responsabilità. Non ho mai sentito il coach spostare l'attenzione della folla dopo una brutta prestazione (e viviamo in un'epoca in cui "dare la colpa agli arbitri" è la prima voce del curriculum di ogni allenatore che si rispetti!), allo stesso tempo non l'ho mai visto "vendersi" mediaticamente per tentare di rendersi più apprezzabile.
E ieri, intervistato da "La provincia di Varese", è uscita questa perla.
"'Durante questo periodo in tanti, magari sottovoce, hanno mugugnato nei suoi confronti: le ha dato fastidio?'
'Il bello della critica è che è libera, anche quando non è costruttiva ma distruttiva: poi, davanti ad alcune prestazioni, il mugugno è lecito. Per un allenatore, la cosa basilare è avere dietro una società che dia sicurezza, stabilità, serenità e possibilità di agire. Una struttura che ti tuteli, consentendo al tuo staff di compattarsi. Questo non è mai mancato, come del resto non è mai mancato il supporto incondizionato del pubblico'".
Questa è la realtà di un ambiente in cui basta aver voglia di lavorare per stare bene: per questo signore le chiacchiere stanno a zero, così come le ripicche. Ricordate le virtuali botte in testa da parte dei Parisimerda di cui parlavo prima? Ecco, Carletto ha tirato a sua volta una martellata ai suoi detrattori. L'ha tirata piano piano e con grande stile, ma state tranquilli che tutti hanno accusato il colpo... Perchè, al posto del cranio, Parisi ha mirato i coglioni: si può anche far finta di niente, ma fa davvero male.
mercoledì 8 gennaio 2014
New year's resolutions
E dopo troppi giorni di assenza, anche questo blog entra nel 2014!
Come avete passato le feste? Vi siete ricordati di emulare Aneta alle
prese con i banchetti natalizi?
Volando sulla sua fidata scopa, la Befana - no, non era Costagrande - si è portata via le festività come di consueto; e dopo ogni primo incontro nel nuovo anno, è il momento di raccontarsi regali e propositi.
Ridendo e scherzando, questa potrebbe essere la situazione delle nostre dodici beniamine...
Serena Ortolani
Cosa ha trovato sotto l'albero: un album fotografico con ponti, strade e palazzi mai terminati e
abbandonati nel bel mezzo dei lavori: le grandi opere italiane rimaste incompiute.
Propositi per l'anno nuovo: evitare di entrare a far parte dello stesso album. Passare da "promessa" a "eterna promessa" è frustrante, ma c'è margine per invertire la tendenza.
Ilaria Garzaro
Cosa ha trovato sotto l'albero: un aiutino: fa tic-tac, produce un suono squillante all'ora desiderata, e spesso la gente sugli spalti grida il nome di questo oggetto quando Ilaria si dimentica di andare a muro.
Propositi per l'anno nuovo: ritrovare quella quadra che l'aveva resa ottima a Urbino, oppure costruire una macchina del tempo e tornare al 2010. Forse però è più semplice la prima soluzione. Forse.
Marika Bianchini
Cosa ha trovato sotto l'albero: una serie infinita di inviti per cena, ma soprattutto per il dopocena, da parte di una mandria di allupati. Ah, la forza del calendario!
Propositi per l'anno nuovo: "Just be yourself": lavoro, lavoro e ancora lavoro, perchè la testa sembra essere quella giusta.
Ciara Michel
Cosa ha trovato sotto l'albero: un paio di ponpon e una bacchetta da majorette. Utilissimi per completare il suo compito primario, ovvero quello di capotifosa dalla panca; di entrare in campo non se ne parla...
Propositi per l'anno nuovo: tanta dedizione, tanto sudore in allenamento, e ogni sera una preghierina in ginocchio davanti all'altare dedicato a Santa Christina da Bergen che si è fatta costruire in casa: siamo ancora in tempo.
Giulia Leonardi
Cosa ha trovato sotto l'albero: il dvd di "Voglia di vincere", rivedibile film con Michael J. Fox. Per chi conosce la pellicola, è evidente che non si tratti di un invito a non depilarsi...
Propositi per l'anno nuovo: capire il significato del suddetto regalo sarebbe già metà del lavoro, ma sembra che il pensiero della gialla viaggi su latitudini decisamente opposte.
Francesca Marcon
Cosa ha trovato sotto l'albero: una smartbox comprendente una settimana di soggiorno alle terme, una tombolata al centro ricreativo e un tour dei cantieri del varesotto, quest'ultimo a mani rigorosamente dietro la schiena.
Propositi per l'anno nuovo: convincere Busto, la serie A1 e todo el mundo del voleibol di poter fare ancora la differenza, tecnicamente e soprattutto mentalmente. C'è bisogno della Marcon "killer silenziosa" a cui eravamo abituati.
Ilaria Spirito
Cosa ha trovato sotto l'albero: un ceppo di cornetti rossi antisfiga, che però sembra essersi rivelato inutile. Sarebbe stata più gradita una gita pagata in direzione Lourdes, anche di quelle sui pullman dove ti vendono le pentole a metà viaggio.
Propositi per l'anno nuovo: più che un proposito, una speranza: che la malasorte inizi a guardare anche in altre direzioni. Superato questo scoglio, toccherà a Ilaria metterci il giusto... Spirito.
Lonneke Sloetjes
Cosa ha trovato sotto l'albero: la registrazione dei match contro Urbino e Frosinone, giusto per
capire quello che NON dovrà fare.
Propositi per l'anno nuovo: banalotto, ma rimettersi in salute sembra essere un traguardo abbastanza soddisfacente. Dopodichè sarebbe il caso di far vedere di avere le spalle non solo forti, ma anche larghe a sufficienza per sobbarcarsi un discreto peso in attacco.
Anne Buijs
Cosa ha trovato sotto l'albero: il libro "Lo Zen e l'arte della Ricezione: 50 antiche tecniche tai-chi di controllo del bagher".
Propositi per l'anno nuovo: dimostrare che i primi mesi in maglia Futura non sono stati un inganno. Non si chiede la nuova Loikkanen o la nuova Havelkova, ma il potenziale enorme di cui è in possesso fa ben sperare (purchè cresca in seconda linea, perchè adesso provoca gli stessi benefici della grandine sui campi coltivati).
Valentina Arrighetti
Cosa ha trovato sotto l'albero: un pezzetto di nastro adesivo bianco. Simile al tape che si usa per proteggere le dita durante i match, così per dire. Identico anche alla striscia che il capitano della squadra applica sotto il numero sulla parte frontale della maglia... Sempre PER DIRE, eh. Il bigliettino che ha accompagnato il cadeau, recitante "A Cisky non serve", dovrebbe aiutare nella comprensione.
Propositi per l'anno nuovo: rendersi più disponibile per le compagne e insegnare loro qualcosa, quindi far diventare tutte delle carogne, blasfeme, incazzose e assetate di risultati. L'ultima caratteristica è l'unica utile, ma vuoi mettere la gioia per gli occhi (e per le orecchie) nell'avere in campo 5 cloni di Piske?
Joanna Wolosz
Cosa ha trovato sotto l'albero: un buono per taglio e messa in piega da "Roberto Style" di
Samarate, il parrucchiere delle dive biancorosse. E speriamo che il capello sinusoidale - oscillante come le sue prestazioni sul taraflex - rimanga uno sbiadito ricordo.
Propositi per l'anno nuovo: diventare finalmente un punto di riferimento. Dovrà impegnarsi per trasformare i lampi di classe, visti in particolare durante il precampionato, in costanti fasci di luce (qualcuno ha detto Meijners?): a Busto ormai non c'è più niente da perdere, questo è il luogo e il momento giusto per osare.
Alessandra Petrucci
Cosa ha trovato sotto l'albero: una tavola da surf. Non si sa se sia un gentile pensiero o un cortese invito.
Propositi per l'anno nuovo: mi trattengo dal dire "cercare una realtà più consona al suo livello"? Naaaah... Finora nella Busti Grandi di A1 hanno sempre abitato coppie quantomeno dignitose (magari su Serena-Kim si potrebbero storcere alcuni nasini), quest'anno siamo davvero ai minimi storici.
Carlo Parisi
Cosa ha trovato sotto l'albero: sotto l'albero??? I maligni obietteranno che non avrebbe dovuto trovare nemmeno l'albero!
Propositi per l'anno nuovo: traghettare la Uyba fuori dal peggior periodo di sempre. Nonostante i 10 anni sulla stessa panca, questa è una sfida inedita per il coach.
(foto credit volleybusto.com)
Volando sulla sua fidata scopa, la Befana - no, non era Costagrande - si è portata via le festività come di consueto; e dopo ogni primo incontro nel nuovo anno, è il momento di raccontarsi regali e propositi.
Ridendo e scherzando, questa potrebbe essere la situazione delle nostre dodici beniamine...
Serena Ortolani
Cosa ha trovato sotto l'albero: un album fotografico con ponti, strade e palazzi mai terminati e
abbandonati nel bel mezzo dei lavori: le grandi opere italiane rimaste incompiute.
Propositi per l'anno nuovo: evitare di entrare a far parte dello stesso album. Passare da "promessa" a "eterna promessa" è frustrante, ma c'è margine per invertire la tendenza.
Ilaria Garzaro
Cosa ha trovato sotto l'albero: un aiutino: fa tic-tac, produce un suono squillante all'ora desiderata, e spesso la gente sugli spalti grida il nome di questo oggetto quando Ilaria si dimentica di andare a muro.
Propositi per l'anno nuovo: ritrovare quella quadra che l'aveva resa ottima a Urbino, oppure costruire una macchina del tempo e tornare al 2010. Forse però è più semplice la prima soluzione. Forse.
Marika Bianchini
Cosa ha trovato sotto l'albero: una serie infinita di inviti per cena, ma soprattutto per il dopocena, da parte di una mandria di allupati. Ah, la forza del calendario!
Propositi per l'anno nuovo: "Just be yourself": lavoro, lavoro e ancora lavoro, perchè la testa sembra essere quella giusta.
Ciara Michel
Cosa ha trovato sotto l'albero: un paio di ponpon e una bacchetta da majorette. Utilissimi per completare il suo compito primario, ovvero quello di capotifosa dalla panca; di entrare in campo non se ne parla...
Propositi per l'anno nuovo: tanta dedizione, tanto sudore in allenamento, e ogni sera una preghierina in ginocchio davanti all'altare dedicato a Santa Christina da Bergen che si è fatta costruire in casa: siamo ancora in tempo.
Giulia Leonardi
Cosa ha trovato sotto l'albero: il dvd di "Voglia di vincere", rivedibile film con Michael J. Fox. Per chi conosce la pellicola, è evidente che non si tratti di un invito a non depilarsi...
Propositi per l'anno nuovo: capire il significato del suddetto regalo sarebbe già metà del lavoro, ma sembra che il pensiero della gialla viaggi su latitudini decisamente opposte.
Francesca Marcon
Cosa ha trovato sotto l'albero: una smartbox comprendente una settimana di soggiorno alle terme, una tombolata al centro ricreativo e un tour dei cantieri del varesotto, quest'ultimo a mani rigorosamente dietro la schiena.
Propositi per l'anno nuovo: convincere Busto, la serie A1 e todo el mundo del voleibol di poter fare ancora la differenza, tecnicamente e soprattutto mentalmente. C'è bisogno della Marcon "killer silenziosa" a cui eravamo abituati.
Ilaria Spirito
Cosa ha trovato sotto l'albero: un ceppo di cornetti rossi antisfiga, che però sembra essersi rivelato inutile. Sarebbe stata più gradita una gita pagata in direzione Lourdes, anche di quelle sui pullman dove ti vendono le pentole a metà viaggio.
Propositi per l'anno nuovo: più che un proposito, una speranza: che la malasorte inizi a guardare anche in altre direzioni. Superato questo scoglio, toccherà a Ilaria metterci il giusto... Spirito.
Lonneke Sloetjes
Cosa ha trovato sotto l'albero: la registrazione dei match contro Urbino e Frosinone, giusto per
capire quello che NON dovrà fare.
Propositi per l'anno nuovo: banalotto, ma rimettersi in salute sembra essere un traguardo abbastanza soddisfacente. Dopodichè sarebbe il caso di far vedere di avere le spalle non solo forti, ma anche larghe a sufficienza per sobbarcarsi un discreto peso in attacco.
Anne Buijs
Cosa ha trovato sotto l'albero: il libro "Lo Zen e l'arte della Ricezione: 50 antiche tecniche tai-chi di controllo del bagher".
Propositi per l'anno nuovo: dimostrare che i primi mesi in maglia Futura non sono stati un inganno. Non si chiede la nuova Loikkanen o la nuova Havelkova, ma il potenziale enorme di cui è in possesso fa ben sperare (purchè cresca in seconda linea, perchè adesso provoca gli stessi benefici della grandine sui campi coltivati).
Valentina Arrighetti
Cosa ha trovato sotto l'albero: un pezzetto di nastro adesivo bianco. Simile al tape che si usa per proteggere le dita durante i match, così per dire. Identico anche alla striscia che il capitano della squadra applica sotto il numero sulla parte frontale della maglia... Sempre PER DIRE, eh. Il bigliettino che ha accompagnato il cadeau, recitante "A Cisky non serve", dovrebbe aiutare nella comprensione.
Propositi per l'anno nuovo: rendersi più disponibile per le compagne e insegnare loro qualcosa, quindi far diventare tutte delle carogne, blasfeme, incazzose e assetate di risultati. L'ultima caratteristica è l'unica utile, ma vuoi mettere la gioia per gli occhi (e per le orecchie) nell'avere in campo 5 cloni di Piske?
Joanna Wolosz
Cosa ha trovato sotto l'albero: un buono per taglio e messa in piega da "Roberto Style" di
Samarate, il parrucchiere delle dive biancorosse. E speriamo che il capello sinusoidale - oscillante come le sue prestazioni sul taraflex - rimanga uno sbiadito ricordo.
Propositi per l'anno nuovo: diventare finalmente un punto di riferimento. Dovrà impegnarsi per trasformare i lampi di classe, visti in particolare durante il precampionato, in costanti fasci di luce (qualcuno ha detto Meijners?): a Busto ormai non c'è più niente da perdere, questo è il luogo e il momento giusto per osare.
Alessandra Petrucci
Cosa ha trovato sotto l'albero: una tavola da surf. Non si sa se sia un gentile pensiero o un cortese invito.
Propositi per l'anno nuovo: mi trattengo dal dire "cercare una realtà più consona al suo livello"? Naaaah... Finora nella Busti Grandi di A1 hanno sempre abitato coppie quantomeno dignitose (magari su Serena-Kim si potrebbero storcere alcuni nasini), quest'anno siamo davvero ai minimi storici.
Carlo Parisi
Cosa ha trovato sotto l'albero: sotto l'albero??? I maligni obietteranno che non avrebbe dovuto trovare nemmeno l'albero!
Propositi per l'anno nuovo: traghettare la Uyba fuori dal peggior periodo di sempre. Nonostante i 10 anni sulla stessa panca, questa è una sfida inedita per il coach.
(foto credit volleybusto.com)
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