lunedì 21 luglio 2014

Pro e contro: e venne il giorno... Del tesseramento

 L'avevamo lasciato così... (credit: www.ilpallonegonfiato.com)

Domani, signori miei, ci sarà il primo passo di avvicinamento ufficiale alla stagione 2014/15: parte la campagna abbonamenti, nello specifico si inizia con i rinnovi per i vecchi tesserati! 
Chi rientra nella categoria ha già deciso cosa fare, dove andare, quanto stare? Nel mio piccol(issim)o, ho messo giù qualche "pro" e qualche "contro" che potranno tornare utili a... Nessuno, credo.
Però li ho messi giù lo stesso, e adesso ve li leggete. Se volete. Per favore.

PRO: Lotta dura senza paura (di far cagare)

Allora, partiamo dal sacrosanto presupposto che se vi siete abbonati lo scorso anno, DOVETE abbonarvi anche per il prossimo. Ovviamente, penserete voi anime candide, ve lo sto consigliando per la crescita esponenziale nella seconda parte di stagione, per i playoff esaltanti, per la finale scudetto che ha rappresentato il massimo risultato raggiungibile in campionato...
Manco per le palle, suvvia.
Abbonatevi perchè con ogni probabilità potrete assistere alle partite di novembre e dicembre senza il bisogno di infilarvi due dita in gola.
Abbonatevi perchè gli equilibri sono cambiati, e chissà mai che non si possa puntare ai bersagli grossi (senza necessariamente dover passare per sconfitte ignominiose a Frosinone o Urbino).
Ma soprattutto: abbonatevi perchè ci hanno messo su una squadretta competitiva e completa, senza le lacune di quella vecchia. Pensate, quest'anno avremo addirittura una seconda palleggiatrice!!!



 
...Petrucci who?!?!?

Seriamente, ci è preclusa solo la Champions per ovvi motivi, ma lì l'importante è fare più strada possibile; il resto è tutto alla portata, e scusate se è poco...

CONTRO: Signora, c'è la crisi

La questione che inevitabilmente genera più polemiche e praticamente tutti i "contro" di questo post, ovvero i soldi.
Due premesse. La prima: il volley vissuto da tifosi rientra nell'ambito di svago/hobby/divertimento, quindi chi fa fatica a permetterselo farebbe meglio a risparmiare. La seconda: da fiero abbonato di secondo anello questi problemi mi sfiorano perchè i prezzi della piccionaia sono rimasti stabili, quindi ho più facilità ad analizzare il tutto con animo distaccato.
Però, distaccati quanto si vuole, a dare un occhio di sotto e a vedere le impennate di primo anello e parterre si rischia quasi di cadere dalla balaustra.

E' passata da un pezzo l'epoca della fidelizzazione selvaggia: dagli ingressi aggratis nei playoff di A2 del 2006, all'abbonamento di curva (s)venduto a un deca nel 2007/08, si è arrivati via via ad un prezzo onesto, cresciuto gradualmente con le ambizioni della squadra e lo spettacolo a disposizione (vedi Champions). Quest'anno la "botta" per i rinnovi è stata piuttosto sonora: +50 euri a bordo campo, +25 euri appena sopra. Prezzi che non sono mica fuori mercato, per carità, ma su cui ci si potrebbe perplimere in considerazione del fatto che gli obiettivi sono gli stessi della scorsa stagione e che il numero di partite (11 di campionato più 3 di Champions) è il medesimo. E il discorso della domanda e dell'offerta regge fino a un certo punto, perchè è dall'anno del triplete che si sforano costantemente le 4000 presenze a match.
Il nerd di turno azzarderà un'osservazione: certo QuickMick, hai ragione, ma dimentichi che anche tra quella stagione del triplete e quella successiva - in cui sembrava che dovessimo spaccare il mondo - ci furono gli stessi identici rincari, da 40 a 50 euro per il secondo, da 75 a 100 euro per il primo, da 150 a 200 euro per il parterre.
Quel nerd di QuickMick prenderà la palla al balzo: verissimo, stessi rincari. Peccato che:
1)A meno che il potere d'acquisto degli italiani non sia cambiato negli ultimi due anni, pagare 230 euro al posto di 200 (oppure 115 al posto di 100) fa ancora la sua porca differenza.
2)Fino a due stagioni fa le partite incluse nell'abbonamento erano 15, con l'inserimento anche di un incontro di Coppa Italia; quindi, a parità di match e condizioni, è come se le nuove tessere costassero 58, 128 e 255 euro.
3)I biglietti singoli non costano più 5/8/15 euro, ma sono passati a 8/13/25. Ovviamente senza contare il solito euro di prelazione di Ticketone, balzello che ha già totalmente scassato la uallera a tutti i tifosi biancorossi. In definitiva: prevediamo una stagione in cui si riescano a raggiungere primo turno di Coppa Italia (pressochè certo, a meno che non si decida di non disputare la Coppa Italia...), primo turno dei playoff di Champions (possibile) e finale scudetto (subitanea grattata di palle). Sette partite aggiuntive nel complesso, va là. La stagione costerebbe così: 113 euro in alto, 213 euro un po' più giù, 412 euro più giù ancora. Ora che lo sapete, non cercate di fare i furbetti cercando posto alla mensa della Caritas nel dopopartita.

PRO: La fidelizzazione non finisce mai

In prima battuta sembrava dovesse mancare, invece poi è arrivata: la promozione per famiglie è una delle caratteristiche presenti dalla notte dei tempi delle campagne abbonamenti targate Futura, e uno dei più apprezzati motivi per seguire questa squadra e questo sport. Quindi, oltre alle offerte messe a disposizione da Unendo (che mi serviranno anche per il prossimo punto), si getta un occhio alla gioventù e all'economia familiare: con i genitori a fare il tifo, uno dei figli non paga. Ed è (anche) per questo che la pallavolo è considerato universalmente il migliore sport per famiglie: nessuna bega sugli spalti, nessun gesto diseducativo in campo.



...E da quest'anno, novità: nessuna bestemmia.

Si continua quindi a fidelizzare con buona parte del pubblico, in questo caso quella più giovane e quella che "tiene famiglia": ed è sempre una buona notizia cercare di far affezionare gente anche all'apice della vita sportiva di questo sodalizio.

CONTRO: Delocalizzazione? Defidelizzazione

 
L'ottica del "se vuoi risparmiare vai nei settori più economici" è sempre valida, purchè l'utente in questione ci arrivi da solo, senza forzature. Con la mossa di aumentare a capocchia i due settori più costosi e proporre promozioni solo per la zona meno dispendiosa (a meno che non si usufruisca delle offerte Unendo, ma ci arriverò in seguito), praticamente ti accompagnano al piano di sopra. Economico, non c'è dubbio: tanto economico quanto inelegante. In sostanza si punta a creare un secondo anello sovraffollato (in quanti si sposteranno più in alto, tra rincari e sconti vari?), zeppo di bambini/adolescenti (è in questo settore che vengono dati via i biglietti alle società sportive), e ulteriormente ridotto a "causa" dei tifosi ospiti (da ottobre i supporter avversari saranno quasi certamente parcheggiati al secondo): tattica di chi, forse, ha iniziato a dare molta più precedenza al soldo rispetto alla passione. E mi sembra che questo processo abbia tutti i crismi per essere considerato il primo atto di defidelizzazione della storia biancorossa.


PRO: Investimi, investimi tutto
 
Se un'organizzazione sportiva investe nel miglioramento delle condizioni della propria "casa", significa che o ha voglia di buttare soldi nella toilette, oppure ha la ferma intenzione di restare in loco per qualche tempo. E siccome finora ho visto lanciare mazzette di euro nel cesso solo per pagare giocatrici inutili poichè infortunate/in riabilitazione (Lonneke, sei la new entry della mia lista nera), credo che la seconda opzione debba essere necessariamente quella valida. E mi riferisco proprio alla novità appena introdotta, ovvero la creazione di un primo anello numerato; prologo, chissà, di una seggiolinatura dell'intero palazzetto (magari scribacchierò qualcosa sul tema nei prossimi giorni)?

Inutile girarci attorno: un palazzetto più funzionale e più comodo attira pubblico, un pubblico numeroso attira interesse, l'interesse attira sponsor. E proprio il principale sponsor, Unendo, sta facendo la parte del leone: a fronte di prezzi indiscutibilmente più alti, sta cercando di ottenere una win-win situation tra azienda ed abbonati mettendo a disposizione la propria energia e uno sconto sulle tessere annuali.
Investire perchè qualcuno investa; si sa che in questo sport i money dell'aziendina non portano solo vittorie, portano soprattutto ossigeno per respirare. Quindi si migliora per essere più appetibili sul mercato: una logica che sfugge a chi preferisce piangersi addosso o fare giochi di prestigio credibili come quelli del mago Casanova.

Ora, cara giocatrice di Urbino, concentrati perchè... Al mio tre... Tutti i tuoi stipendi... SPARIRANNO.

CONTRO: Dammi una lametta che mi taglio la bolletta

Unendo Energia. Unendo è il pannello solare che ti vuole bene. Unendo è brava e bella. La Unendo dell'Unendo ha un buco nell'Unendo, e noi l'aggiusteremo con la Unendo-gum.
Basta, davvero. BASTA. Posso capire che la sponsorizzazione serva principalmente ad entrare nelle case del circondario, ovvero quelle degli appassionati della tua squadra (anche perchè a livello nazionale ti conoscono in pochi)... Ma farlo in maniera così martellante e così spudorata non è deleterio? Ormai Unendo è come un'entità mistica presente in ogniddove, almeno per quel che riguarda il volley in biancorosso: è pappa e ciccia con la tifoseria, organizza televend... Presentazioni con quel bel faccione paciarotto di Cesare Cadeo, sponsorizza eventi e manifestazioni. Ci manca solo che leghi il suo nome pure alle serate di ballo liscio della sagra della pastina in brodo di Venegono Inferiore (*), e poi non mancherebbe nulla.
In sostanza: l'abbonamento costa troppo? He he, ho aumentato i prezzi. Lo vuoi pagare meno? Devi sottoscrivere un bel contratto di fornitura energetica con me, straccione.
Come ho scritto nel punto precedente, "tanto economico quanto inelegante". Ecco, fare i soldi esclusivamente sulla pelle del tifoso (avete notizia di promozioni Unendo al di fuori del giro volley? Io no, e se ci sono non vengono pubblicizzate) è ancora più inelegante. Quasi irritante, su.
Facciamo un giochino, dai... Pensate all'insistenza dell'attuale main sponsor energetico. Visualizzata? Perfetto.
Pensate ora al main sponsor "storico" che ancora dà il soprannome alla squadra.
Fatto? Yamamay, corretto.
Bene. Immaginate infine che l'insistenza di cui sopra fosse stata una caratteristica degli anni d'oro di Yamamay. Probabilmente la vostra è una mente meno malata e pericolosa di quella del sottoscritto, ma la scena che mi si configura in testa è quella di uomini e donne che - ignari - vanno a rinnovare l'abbonamento e si sentono dire "Vuole uno sconto? Si cali i pantaloni e mi faccia vedere quale marca di mutande indossa".
Inimmaginabile una cosa del genere, vero? Ebbene, la realtà delle cose è figurata, ma la sostanza non cambia e dal mio punto di vista la faccenda è davvero triste: "Vuole uno sconto? Si cali i pantaloni, sto per infilarle un pannello...

...Sul tetto. SUL TETTO".

Uhm... Sempre a livello figurativo: promettere dei soldi per avere il tuo sedere.
Magari, di questo passo, fra qualche anno si comincerà a vendere energia nelle case chiuse, chissà.


(*) NOTA BENE: la sagra della pastina in brodo di Venegono Inferiore non esiste. Mi scuso con i venegonesi e con tutti gli speranzosi individui aventi problemi di masticazione.

giovedì 3 luglio 2014

Cam-pio-ni! Cam-pio-ni!


Ehi... EHI! Toc toc! Ci siete ancora???

Sì, certo, lo so che in realtà sono stato io a sparire, ma che volete... In fondo dovevo gustarmi le imprese mirabolanti degli azzurri in Brasile come si deve!

 
 
  
Uhm, anche no.

Va beh dai, archiviati i convenevoli ci sarà ancora tempo di parlare di un sacco di cose, tra modifiche di regolamento (e saranno notizie di almeno 2 mesi fa, ma me ne sono accorto solo ora...), sindacati in fallimento e, soprattutto, la nostra Uyba. E soprattutto la nostra DiouuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUuuuuuuuuuuuf: 202 centimetri, movimenti sgraziati di magnitudo 8.2 della scala Bauer, su questo blog è praticamente già un idolo e sono convinto che percorrerà le stesse gloriose orme della Ciara. Ode a te, Valentina!
Insomma, prometto che d'ora in poi sarò più puntuale negli aggiornamenti. Cioè, non dico puntuale quanto l'aumento del prezzo dell'abbonamento Futura... Non posso essere così perfetto, sono pur sempre un essere umano.

Cooomunque... La roba più recente di cui parlare è il sorteggio di Champions: abbiamo evitato i campioni in carica, le turche, le azere e altre piccole insidie nelle fasce basse. Abbiamo visto quindi comporsi il nostro girone europeo con lo stesso ghigno soddisfatto e appena appena accennato di Alberto Brandi che lancia servizi in cui si spala merda su Sky.


Ecco, questa soddisfazione qui. Incredibile a dirsi, per un uomo che tifava Villa Cortese.

E quindi, andiamo a vedere chi ci ostacolerà il percorso:

DINAMO MOSCA

La squadra di prima fascia del nostro girone praticamente vive in Champions da sempre: la Dinamo Mosca è l'autentica regina di questa competizione, avendola vinta per 10 volte.
Ecco, l'ultima però è del 1975. Cioè, millenovecentosettantacinque! Ne hai vinte dieci, la giochi un anno sì e l'altro pure, e l'ultima è di un'epoca in cui si andava al cinema a vedere "Lo squalo", nascevano gli Iron Maiden e al signor Bulsara, in arte Freddie Mercury, veniva in mente di buttare su carta quella bazzecola di "Bohemian rhapsody"! Nel 1975 alla tv italiana mancava il colore e il tennis maschile italiano aveva un nome... Cioè, vi è chiaro il concetto? Mentre la Dinamo vinceva l'ultima CoppaCampioni, IL TENNIS MASCHILE ITALIANO CONTAVA QUALCOSA!!!
E' la preistoria! Ah sì, poi ci sarebbe quella bazzecola che nel 1975 esisteva ancora lo staterello dell'Unione Sovietica, ma che ve lo dico a fare.

Cioè, Mosca ne avrebbe vinta anche una nel 2009, avanti 2-1 e in vantaggio 24-23 contro Bergamo nel quarto set della finale. Poi Ortolani ha compiuto quel passo che solitamente la trasforma da giocatrice di volley a giocatrice di volley decisiva, ovvero rispondere a entrambe le domande "dove sono?" e "cosa sto facendo?" senza errori.

Ricordiamo anche che "spaccarsi abbestia di vodka a Mosca" è la seconda tipologia di trasferta più desiderata dai tifosi maschietti, subito dopo "dare libero sfogo alle gonadi in un bordello a Bratislava".

DRESDNER SC

Dresda, ovvero la migliore risposta alla domanda di ogni eurobustocco: "Ma perchè a ogni giro europeo bisogna fare i conti con quella squadra della Germania Est?" E infatti, chi andiamo a beccarci nel girone? L'ALTRA squadra della defunta Germania Est, attuali detentrici del campionato di zia Merkel con la nostra Becky Perry a furoreggiare (e sì, lo so che l'affermazione "furoreggiare nel campionato tedesco" è ridicola quasi quanto "portare Aguaro al mondiale come palleggiatrice titolare", ma chissà, magari la ragazza saprà dimostrare tanto. Parlo di Perry, a scanso di equivoci).
La migliore annata di Dresda è sicuramente il 1998/99: Campionato, coppa di Germania, Trofeo TIM e Festivalbar, quest'ultimo con una mirabile interpretazione dell'inno ufficiale del team da parte dell'allenatore dell'epoca:





LP SALO

Ah, qui sembra che non si sappia di che cazzo parlare ma in realtà la storia la si conosce bene. Di buone prospettive ma mai tra i migliori in patria, Salo ha sempre dimostrato una buona affidabilità negli anni in cui ha militato nel massimo campionato, cogliendo buoni piazzamenti nonostante gli scarsi mezzi a disposizione. La migliore stagione di Salo è senza alcun dubbio il 1999, anno in cui ha sostituito l'infortunato Schumacher alla Ferrari ed ha contribuito alla scalata di Irvine cedendogli la vittoria nel Gran Premio di Germania.



No, non sapevo proprio di che cazzo parlare.